lunedì 25 novembre 2019

WILIER - ALE.CASTIGLIA: le pagelle di Alberto


Altana (voto 8): si presenta all'appuntamento con tanto di cappellino da addestratore di pokemon, pronto a sguazzare nelle sabbie mobili del Wilier Stadium, impianto di ultima generazione che offre oltre al campo da calcio anche una zona fanghi. Egli se ne cosparge come se fosse un anti-age. Interventi sicuri e supporto alla squadra, conditi da un paio di parate dal coefficiente di difficoltà elevato, come quando nel primo tempo neutralizza una traiettoria zigzagata grazie alla mossa del giaguaro, che ribattezza subito a voce alta come "Anghidda di primma" (deformazione professionale) o come nel secondo tempo quando è costretto a modificare i dati sulla carta d'identità aumentando la sua statura di 10 cm per effettuare una bella parata. Incolpevole nel gol dovuto ad un momento di affavamento generale. ASH KETCHUM 

Concas (voto 8): è da un po' che cerca un'elettricista bravo ma senza risultati e spazientito decide di diagnosticarsi da solo un cortocircuito al quale prova a porre rimedio isolandosi il corpo con del nastro. Ma prima della partita l'Enel lo ritiene non a norma e lo srotola nella sua imponenza. Questo lo costringe a tenere la concentrazione e a richiedere ogni 3 secondi del nastro alla panchina. Scintille e scariche elettriche in ogni anticipo e in ogni intervento preciso e puntuale. Sempre disponibile ad allargarsi per offrire una soluzione al gioco. Dopo mesi finalmente raccoglie i suggerimento dei compagni e si reca in area avversaria per sfruttare la sua statura nel colpo di testa, non riuscendo però ad arrivare su un cross rasoterra che sembrava fatto proprio per le sue tempie. OLIVER BIERHOFF

Tolu (voto 7,5) : emergenza centrali e tocca ancora a Davidino, tanto per cambiare, stringere i denti e mettere da parte i veri acciacchi. I dolori tornano a galla dopo una decina di minuti ma tiene botta fino ad inizio secondo tempo. Distribuendo un paio di "stumbate", inorridito dalle condizioni igienico sanitarie di un avversario. Aspettiamo l'ennesima rigenerazione stile fagioli di Balzar. VEGETA

Guadagno (voto 8): si presenta molto male dichiarando nel pre-partita, davanti ai giornalisti schierati, di volersi adeguare ai ritardi dei veterani. Il mister lo perdona per queste dichiarazioni non autorizzate e lo manda in campo (anche perché è l'unico centrale non infasciaddu). Perfetto in tutti gli interventi sull'uomo, nonostante cerchi con troppa insistenza il lancio lungo, anche perché il campo non consente di giocare dietro la palla. Rapito nel post gara dai pirati del totano e costretto a passare in prigionia il resto della serata presso CalaMariotti. PRESCELTO

Sanna M. (voto 8): schierato nel ruolo di spacciatore di giubbottoni sulla fascia destra, sfodera una prestazione dorata come il suo pandino. Su e giù per la fascia, non premiato spesso dai compagni ma premiato alla fine dalla costanza che gli permette di siglare il primo gol in maglia rossoblu. Spiazzato dalla rivelazione delle tradizioni che vedono lo sverginato dover pagare 10 birre alla squadra, proporrà permuta con 10 pizzette del drago. Finalmente un Sanna che segna! FRATELLO D'ARMI

Merella A. (voto 6,5): ogni guerriero vero ha il suo mantra, quello di Antony è "eu soggu vecciu". Non fa che ripeterlo a chiunque ed anche a se stesso. Riesce a distrarre con questo stratagemma avversari e passanti: "-scusi per Alghero?" "-eu soggu vecciu"... Mezzo disorientato nel primo tempo, meglio nella ripresa, quando si scorda di essere attempato e ci prova con una pannocchia dalla distanza. Ma niente, quest'anno il Miguel Veloso della Nurra non riesce a metterla dentro. Si sbloccherà anche psicologicamente nel post partita, smettendo di rispondere con il mantra dopo che un cameriere gli chiederà "vuole mangiare?". BURBERO

Perra (voto 8,5): perno del centrocampo, sfodera la solita prestazione di quantità e qualità. Leader silenzioso come la sua ibrida, elevate prestazioni senza mai perdere il controllo, nemmeno davanti alle entrate aggressive degli avversari. Smista a destra e sinistra e recupera palloni. Mostra tutta la sua esperienza quando intravvedendo le nubi all'orizzonte a inizio secondo tempo prepara psicologicamente la squadra al cambio dichiarando "beh mi pari chi andu a fammi la doccia" con tanto di fregata di mani. STREGONE DELLA PIOGGIA

Cabras (voto 8): bella prestazione del neofita rossoblu. Da' il meglio in fase offensiva, creando parecchie occasioni e monopolizzando nella sua porzione di campo gran parte del tempo di gioco. Lascia la posizioni per le sue proiezioni offensive, tornando sempre con puntualità nella sua posizione per fornire copertura. Lancia la sfida a Mariotti candidandosi come nuovo pusher di calamari della squadra. Ippiremmu sia più affidabile di lui. NOSTROMO

Merella M. (voto 8): a furia di andare e tornare dall'Africa sembra aver smaltito completamente il mal di mare che lo aveva colpito ad inizio stagione. Corre e segna instancabile anche dopo aver appena detto di non farcela più. Sembra arrivato finalmente alla maturità calcistica e personale, alla tenera età di 49 anni. 5 giornate senza risse e per lui è record in carriera. BRAVU PIZZINNU

Puggioni (voto 8): costretto da impegni lavorativi a saltare il ritrovo pre-partita non rinuncerà comunque al suo ammazza caffè verdognolo presentandosi a Li Punti croccante al punto giusto. Pronti via, presenta codice di avviamento postale ed indirizzo al suo marcatore piazzando una "guiddadda" da vecchio marpione dell'area di rigore. Torna sui suoi standard con una prestazione di forza e gol. Doppietta e patati di ordinanza,si torna alla solita routine dei sabati che piacciono a noi. PATATOSO

Tinteri (voto 8.5 - Il Migliore): si vocifera fra gli addetti ai lavori che stia seguendo una preparazione supplementare per potenziare le gambe ma si scoprirà in seguito che si stava solo affarrando con la pedivella per accendere il motorino. Pronti via e piazza la tripletta, condita da preziosismi tecnici e assist di qualità. Anche lui può dare il via libera ai fuochi d'artificio, attingendo dalla sua sempre fornita cartuccera. CR PEPPE

Salaris (voto 7): da Olbia con furgone, arriva senza fretta con passo di chi sa che la domenica e il pranzo in famiglia sono l'unica cosa che conta. Entra nel secondo tempo rilevando il mitragliato Tolu. Gioca una buona porzione di gara in marcatura e senza mai buttare la palla. Decide di cercare il gol dell'ex con il dente avvelenato ma il risultato è una busta di ciggioni dalla distanza. Riesce a trovare parenti in tutto il nord sardegna. PARENTOPOLI

Ogana A. (voto 7): entra nella ripresa, in tempo per piazzare le solite mosse di ju-jitsu ben assestate. Volano "non l'aggiu tuccaddu" come fiori di ciliegio. Va vicino al gol ma non riesce a risolvere una situazione di aborottu con il tap-in vincente. Leggenda narra che in campagna abbia una serra in cui coltiva tibie avversarie, innaffiandole amorevolmente due volte al di. DAVY JONES

Biddau (voto 7): reduce da una maratona di cantieri entra nella ripresa a risultato già acquisito. L'unico errore della giornata è sedersi in panchina in prossimità del mister che gli impedisce una visuale netta per i suoi azza e fara. TORCICOLLO

Pala (voto 9): riesce a divincolarsi finalmente dai tentacoli del paese delle meraviglie. Messo in allarme dopo pochi minuti accenna un riscaldamento pacato salvo poi riaccendersi una sigaretta, mostrando la via a giovani e nuovi arrivati di cosa vuol dire sport ed esperienza. Prima convocazione e goleada. FERRO DI CAVALLO (A DONDOLO)

Spina (voto 8): fermo in via precauzionale causa pubalgite fibro magnazzosa. Riposo che sembra aver funzionato in pieno, perché il bomber entra e, anche se il risultato è al sicuro, non si accontenta e incrementa il bottino con un gol che arriva alla fine di un'azione che dagli spalti accompagnano cantando la colonna sonora di Buldozer di Bud Spencer. Avvistato alle 5 del mattino in Michigan mentre intona "ti ru fai un giru Volkswagen" in compagnia di un tizio che è un incrocio fra Lele Adani e Francesco Soro. PIEDONE L' AFRICANO

Salis (voto 7, 5): qualsiasi sia la temperatura esterna o le condizioni metereologiche o le migliaia varianti di questa galassia, una sola certezza sarà costante: Alberto è a manighi coshti. Manco fosse Ryan di O.C. con la sua proverbiale canottiera da bisticcio, passa da Newport Beach a Li Punti Lake con disinvoltura. Entra e corre come al solito per poi recarsi a lavoro dove si presume si sia presentato a pittora ignuda. COIBENTATO

Mariotti, Cau e zio Stefy (voto 10): seduti in fila ricordano i Back Street Boys. Belli e dannati fanno della serietà il loro marchio di fabbrica. Non si sentivano tante freddure tutte insieme dall'era glaciale. LA TRIADE

Ogana G. (voto 6): riesce a coronare il suo sogno di fare nuovamente il guardalinee. Conoscitore di giungle, al fischio finale attraversa il bosco per andare a procacciare la cena alla piccola Rachele, usando la sua Yaris Wrc formaggio edition al posto del machete. DA ACCOMPAGNATORE AD ACCOMPAGNAMENTO

Mister Sanna (voto 8) : tiene fede alla sua fama di uomo dal sangue freddo, riuscendo a perdere e ritrovare qualsiasi cosa tocchi. Si diagnostica il celebre "muscolo spaccato in due" che lo costringe a non scendere in campo. Propone un 4-3-3 istrionico che abbina corsa e infradito, capace di condurre già all'intervallo la nave in porto. Verrà premiato dalla Bic come maggior consumatore di accendini di italia. SMEMORANDA 2020

Jack di fiori (voto 9): approda al campo a bordo del laboratorio mobile e ci stipa tutta la famiglia dentro a sostegno della squadra. La NASA ha schierato i migliori ingegneri e fisici per spiegare all'umanità come sia riuscito a fare entrare il "piccolo" Sergio nell'abitacolo senza incrinare la scocca della vettura. I dati parlano da soli, più Castiglia ci sono al campo e più la squadra gioca bene. Sarà costretto quindi dalla società a convincere Elisabetta, Claudia e Sergio a non mancare a nemmeno una gara per scalare la classifica. Naturalmente a sue spese. CAPO TRIBÙ

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